BIO

Lavoro come assegnista di ricerca in diritto internazionale nel PRIN PNRR 'Rights and Prejudice: Linguistic and Legal Implications of Gendered Discourses in Judicial Spaces' (GenDJus). Precedentemente, sono stata assegnista di ricerca presso il Centro Studi Dipartimentale ‘Diritto e società plurale – Law and Pluralism’ (BiLap) dell’Università Milano-Bicocca. Ho completato il dottorato in diritti umani internazionali all’European University Institute con una tesi sull’impatto sulle soggettività delle definizioni ed interpretazioni di sesso, genere e concetti connessi contenute nelle fonti internazionali dei diritti umani. Ho conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università di Trieste, un Master of Laws (LLM) all’European University Institute (‘Comparative, European and International Laws’) ed un Master of Laws (LLM) alla School of Oriental and African Studies (‘Human Rights, Conflict and Justice’).

Precedentemente, sono stata ricercatrice presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Trieste su un progetto riguardante gli indicatori sui diritti di genere. Ho trascorso periodi di studio e ricerca presso l’Erik Castrén Institute of International Law and Human Rights dell’Università di Helsinki. 

Ho lavorato nel Gender Team della FAO sviluppando la metodologia di uno degli indicatori degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) sul diritto dell’accesso delle donne alla proprietà ed il controllo della terra (5.a.2). Ho lavorato alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sulla ricevibilità dei ricorsi, in particolare nell’ambito delle violazioni derivanti dai trattamenti inumani e degradanti.

Parlo italiano, inglese, francese e spagnolo. 

RICERCA

Sono interessata a comprendere come le norme giuridiche, in particolare i diritti umani, accolgono, rigettano e plasmano la pluralità di soggettività nei loro (ovvero nostri) infiniti e preventivamente indefinibili modi di esistere, agire ed interagire. Mi occupo di approcci critici al diritto internazionale, basati su teorie queer, femministe e psicoanalitiche, incentrate sul soggetto. Integro l’analisi giuridica con l’applicazione di queste teorie per scoprire se e in quale modo la (re)interpretazione possa aiutare a ripensare la portata delle protezioni internazionali per gli individui, i loro corpi, generi e sessualità.

Ho lavorato su e con gli indicatori globali, guardando ai profili di conoscenza, governance e potere derivanti dal loro utilizzo come strumento di monitoraggio dei diritti umani. Conduco ricerche e pubblico nell’ambito del diritto internazionale, dei critical legal studies, del femminismo giuridico, degli studi queer applicati al diritto, del diritto comparato e della teoria del diritto